Musicista negli anni sessanta – 2° capitolo

Nello stesso locale ci ritorniamo dopo alcuni mesi ma nel frattempo ci eravamo esibiti in diverse feste private oltre che in tanti matrimoni, cresime, battesimi di famigliari di nostri amici e amici di nostri amici, ormai non si faceva festa senza che ci chiamassero e intanto si faceva eperienza.

Nella primavera del 1965 veniamo interpellati da un impresario-musicista maestro Degli Esposti, vecchio musicista e conosciuto nel settore, è alla ricerca di un complesso per fare serate assieme a lui nella zona di Ferrara e Provincia, si tratta di locali tutti all’aperto e di un certo livello, accettiamo perchè facciamo sempre più esperienza e inoltre per poter coprire quella rata che tutti i mesi abbiamo da pagare per i strumenti e impianto acquistati a suo tempo, ci si esibisce tutti i sabati e domenica.

Per quell’estate il complesso cambia nome perchè voluto dal maestro, il nuovo nome è “I gringos” Questa collaborazione si protrae per quattro mesi circa, dai primi di giugno a fine settembre, con la chiusura dei locali all’aperto.

In quello stesso autunno un mio collega d’ufficio Sergio, chitarrista in un complesso “ Gli Happy Boys” ( I ragazzi felici) mi propone di entrare a farne parte perchè il loro cantante Tony “Clan” aveva deciso di lasciare l’attività e si tratterebbe di un secondo lavoro perchè questa volta è un gruppo conosciuto che si esibisce in un gran numero di locali, si è impegnati tutti i sabati, domeniche oltre a tutte le festività, feste religiose e di partiti politici anche di piazza, non è più un hobby ma un secondo lavoro a livello semiprofessionistico.

L’impegno non è solo le serate in pubblico, ma a queste vanno aggiunte altre due serate alla settimana per provare nuovi pezzi e aggiornare il repertorio in particolare modo nei periodi che ci sono le grandi manifestazioni quando vengono proposti da parte dei big nuovi pezzi, manifestazioni come il festival di San Remo, Canzonissima, il Cantagiro ecc. e tutte le volte sono ore e ore di prove per dopo essere in grado di presentare questi nuovi pezzi al pubblico e tutte queste prove vengono fatte la sera quando è finito con il lavoro primario di ciascuno di noi, nel mio caso quello di impiegato presso un azienda di trasporti mentre gli altri, un meccanico, un litografo, un disegnatore meccanico ecc.

Certo sono sacrifici dover portare avanti due lavori nello stesso tempo; il primo quello più importante, il primario che ci consente di vivere e un secondo che oltre a darci tante soddisfazioni che sommato al primo permette una certa agiatezza non grande ma per noi soddisfacente. Tenere conto che con questo secondo lavoro ci divertiamo guadagnando e nello stesso tempo risparmiando proprio sul divertimento stesso, la mia spesa per il divertimento si limita a qualche serata al cinema durante la settimana con gli amici e al pagamento della rata mensile per il finanziamento fatto per l’acquisto dell’auto, acquisto in cui mi sono impegnato con mio padre che questo non doveva pesare sul bilancio famigliare e con grande soddisfazione ci sto riuscendo.

Questi anni sono rimasti incisi nel cuore e che non dimenticherò mai fino a quando vivrò. Gli anni più belli.

Malgrado l’impegno sia tanto, sono felice del momento, svolgo un lavoro primario che mi piace e che mi sta dando tante soddisfazioni, nel complesso in cui canto mi ci trovo benissimo, tutti bravi ragazzi spensierati, mai una discussione sempre allegri e tutti felici dei risultati che riusciamo ad ottenere presso il pubblico, veniamo richiesti in parecchi locali, la nostra agenda è piena di “date”.

I mesi passano, nel gruppo abbiamo raggiunto un gran bel affiatamento il pubblico nelle nostre serate è sempre più numeroso, siamo sempre più richiesti dai gestori, il cachet cresce. Tutto considerato cè da ritenersi soddisfatti anche per la simpatia e il rapporto che riusciamo ad instaurare con le ragazze che conosciamo nei vari locali, in fondo siamo giovani.REVIVAL 099


Un giorno un amico mi propone di partecipare ad un concorso per cantanti e accetto, mi piazzo ai primi posti, partecipo ad un secondo, poi ad un terzo sempre piazzandomi ai primi posti, nel 1969 partecipo al festival di Bologna, siamo in settecentotrenta partecipanti e dopo alcune selezioni arrivo in finale, la finale si svolge nel palazzetto dello sport di Bologna e vinco. In tutte queste occasioni ho anche modo di conoscere personalmente i grandi dei presentatori dell’epoca da Pippo Baudo, Corrado, Mike Bongiorno, ecc ecc e anche di cantare con orchestre famose Orchestra Fineschi, orchestra del maestro Pregadio, e tante altre..

Festival di CASTROCARO 

Per me è una gioia immensa, vengo premiato con  una coppa che tuttora conservo gelosamente, un gran bel ricordo. Il mio repertorio si rifà al genere che ora viene definito “melodico moderno” tanto per intenderci: Fred Bongusto, Aznavour, Tom Jones, Piergiorgio Farina ecc.