Il segreto del guardiano – prima parte

In Tunisia mio padre possedeva una azienda agricola che si estendeva per alcune decine di ettari con diverse decine di dipendenti. All’interno dell’azienda vi era anche una stalla con oltre una ventina di mucche.

Il terreno era stato suddiviso in tanti appezzamenti di terreno coltivati a verdure, frutta, ma in prevalenza verdure, ogni appezzamento veniva coltivato con una qualità di verdura diversa dal pomodoro, al finocchio, alla lattuga, alle melanzane, alle zucchine, alle cipolle, ai peperoni ecc. All’inizio della “stagione” in ogni tipo di verdura vi erano le primizie che da sole permettevano all’agricoltore ricavarne cifre con cui tante volte riusciva a coprire la gestione di quell’appezzamento per l’intera stagione, questo perchè al mercato si vendevano a prezzo maggiorato ma erano anche più esposti a furti.

Per proteggere tutto questo dai ladri, ladri che oggi verrebbero definiti” ladri di polli” perchè in questi ultimi decenni si é alzata la posta in palio, occorreva avere sempre dei guardiani, nel nostro caso ne avevamo cinque con a capo quello ritenuto più di fiducia dal proprietario dell’azienda.

Solitamente i guardiani erano di nazionalità marocchina, uomini che provenivano da certe zone del Marocco famosi per affidabilità e per la loro statura oltre che per il loro carattere, alti quasi sempre non meno di un metro e ottanta oltre alla corporatura e non legavano molto con i locali. Questi conducevano vita molto ritirata, vivevano in Tunisia da soli perchè avevano lasciato le famiglie nei luoghi d’origine e facevano rientro a casa un paio di volte l’anno.

Durante il giorno dormivano o restavano in camera e uscivano al tramonto quando il sole era già scomparso all’orizzonte, non avevano amici e a volte nemmeno tra di loro correva buon sangue. A capo di questa squadra di guardiani vi era l’uomo ritenuto più affidabile e di fiducia dal proprietario e che rispondeva dell’operato di tutti gli altri ma per essere capo, dovevano avere certe referenze; presentati da qualcuno già conosciuto, eletti dagli altri guardiani,ecc.

Quando la sera si presentavano sul posto di lavoro, mai visti arrivare tutti insieme, spuntavano come per incanto dal nulla e non tutti si vedevano perchè a volte qualcuno prendeva subito posizione accovacciato dietro qualche cespuglio, dietro un albero o pianta nell’appezzamento che doveva controllare durante la notte.

Con gli altri dipendenti mai visti parlare tra di loro, solo il capo si presentava a mio padre la sera prima di prendere servizio per eventuali ordini e prendeva possesso di tutto, da quel momento era sconsigliabile entrare nella proprietà, erano tutti armati di mazze di legno e qualcuno anche di pistola.

Negli anni vi è stato un periodo strano, i furti avvenivano di continuo e di conseguenza mio padre decise di sostituire il capo e di spezzare quella tradizione di guardiani marocchini…